Perché mai anche chi dissente per forma mentis e per professione resta, invece, cauto quando il filo delle cose porterebbe ad una chiara posizione di DISSENSO?!
Cronaca – 5 aprile 2018 il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, finalmente scioglie l’enigma e dice: «Con noi al Governo l’Italia rimarrà alleata all’Occidente nel Patto atlantico, nell’Unione Europea, e questo è l’obiettivo che ci prefiggiamo.»
E tutti con fare sorpreso a testimoniare la “clamorosa” rivelazione.
Cronaca – luglio 2016 viaggio di Di Maio in Israele e Gaza (a Gaza non ci sono stati perché non hanno ottenuto le necessarie autorizzazioni). Lì si è accreditato come prossimo Presidente del Consiglio (buon per lui).
Cronaca – maggio 2016 Di Maio a tavola con la Trilateral (seduto a fianco di Carlo Secchi, presidente del ramo italiano della Trilateral Commission).
Cronaca – novembre 2017 Di Maio in visita a Washington dichiara: «Vogliamo avere buoni rapporti con tutti, ma il nostro principale alleato sono gli Stati Uniti» (di I. Lombardo).
Le vicende su come siano stati eletti gli esponenti del M5S richiederebbero davvero un pezzo a parte, ricordiamo comunque questa vicenda:
Parlamentarie – dicembre 2017/gennaio 2018 basta dirla questa parola che racconta tutto: democrazia eterodiretta, “epurazione” della base che ha creato l’elettorato, inserimento di tutti e di più, di qualsiasi colore e provenienza politica, e chi più ne ha più ne metta.
Alla luce dei dati (bastano solo questi ma ve ne sono molti di più), fatti di cronaca testimoniati che sono significativi e raccontano come le cose si sono evolute e che piega hanno preso (forse perché già stabiliti a monte), come mai chi “dissente” sempre, chi è bravo a mettere il “dito nella piaga”, uno come il buon Marco Travaglio, che ci ha informato su tutto il possibile riguardo al Cavaliere, fatti anche difficili da provare, pericolosi a volte, sembra non riuscire a “fare due più due” e non vedere la realtà delle cose nel loro svolgersi fluido ed evidente, come l’acqua che sgorga dalla sorgente? Il Direttore Marco Travaglio assunto, naturalmente, a “simbolo” ma come lui tutti quelli che della bandiera della contro-informazione, del dissenso, ne hanno fatto una scelta di vita, una mission.
Questa domanda è da iscrivere all’interno dello stesso percorso per il quale nessuno della controinformazione, nessuno CREDIBILE, l’infuencer di turno, per intenderci, ha detto in tempi utili per il voto che il M5S non è più il movimento di Gianroberto Casaleggio (o forse non lo è mai stato?!) ma è oggi il “Partito di Di Maio”, il “Giggino” della stampa, che appare ormai come un’altra “pedina” nelle mani dell’Élite che, “dismesso” Renzi, sembra averne già trovato “casualmente“ un altro, con un elettorato enorme. Una tifoseria scatenata che, come un toro quando vede rosso, vuole portare a tutti i costi al Governo i Cinque Stelle e non per il programma (quale programma?) ma per puro Dissenso.
Che cosa vuol dire oggi “Dissenso”?! Uno slogan, un’altra parola, un gergo del marketing e della comunicazione, sottratta al dialogo e alla relazione e, perciò, svuotata della sua funzione, perché non realmente “agìta”, nel suo reale contenuto. Un‘altra parola al vento!!! Dissento ergo Istituzionalizzo!!!
Melania B