Che cosa c’è di più rivoluzionario, rispetto allo status quo dell’esistente, del mettere al mondo una nuova vita?
Una nascita sconvolge gli equilibri, disvela le ipocrisie, riconfigura le priorità, ridefinisce le abitudini, ridisegna gli spazi e rompe l’ineluttabile fluire del tempo, rimandandone la fine con un nuovo inizio.
Eppure, paradossalmente, lo status quo dell’esistente si perpetua proprio grazie a questo atto di insurrezione, tutto al femminile.
Nella Donna, anarchia e conservazione si fondono dialetticamente in una tormentata sintesi di opposti di cui, in tutto l’Universo, solo Dio stesso è parimenti capace.
La Donna E’ Rivoluzione: quell’irrefrenabile impulso di trasformazione costante che di per sè conserva il Tutto eternamente uguale a se stesso, perpetuandone gli archetipi.
E ancora una volta la Speranza ed il Futuro vengono dall’altra metà del cielo.
Non rinunciate mai a questo Potere divino, cedendo alle facili lusinghe di chi vi vuole come vittime piangenti da controllare e strumentalizzare per i propri biechi fini di dominio. Non è un caso che i falsi profeti della post-modernità facciano di tutto per indurvi a rinunciare a ciò che vi rende davvero inimitabili e uniche, cercando di confinarvi nell’anonimato di ciò che qualsiasi uomo può fare.
“Al diavolo tutto, è proprio di questo che abbiamo bisogno: tornare da dove siamo partiti! Questo è rivoluzione: andare, andare e girare in tondo, tornando da dove si è partiti! Ogni rivoluzione, come un pentimento, è un ritorno.” (Gilbert Keith Chesterton)
© Matteo Fulgenzi