«Le prospettive non allineate con il monopolio dell’informazione gestito a senso unico dai signori del mondialismo per il tramite degli oratores di accompagnamento (clero giornalistico e circo mediatico) sono demonizzate, ostracizzate ed eventualmente anche sanzionate come fake news.»
da Fake news, cioè quando una notizia non piace ai dominanti – di Diego Fusaro
TrueInChain è il sogno di tre giovani startuppers Marco Franco, Nicolò Russo e Lorenzo Echeoni, attivi in ambiti diversi ma con un’unica passione, quella per una società che ritorni alle proprie origini etiche e di verità. Chi ha a cuore questa mission fa infatti fatica a vivere in questo mondo che funziona un po’ al contrario. L’idea è nata nei parchi di Milano nell’inverno del 2017. Perché il nome TrueInChain? Ci si è ispirati al famoso gruppo musicale Alice in Chains, per rimarcare come la verità oramai sia “in catene”.
C’è oggi una lacuna a livello legislativo nazionale che va ben oltre i beceri tentativi di introdurre censure e censori strumentali alla propaganda del potere. Non è stato fatto molto sinora per contrastare seriamente le vere fake news, con modalità semplici e facilmente accessibili. Utilizzando la blockchain è invece possibile tracciare le notizie “veramente” false in un click. Creando una community, con particolare riferimento al mondo dei debunker, si possono convogliare forze sinora sparpagliate e lasciate alla buona volontà dei singoli. Introducendo un sistema di incentivi per i debunker aderenti al progetto si potrà quindi rendere almeno un po’ più complicata la vita ai costruttori e propagatori di bufale in rete (e non solo).
Solo attraverso la creatività di Marco, le competenze tecniche specialistiche di un talento come Nicolò e con l’aggiunta di quella sana “follia” di Lorenzo che l’idea da sogno è diventata realtà. L’intuizione è stata semplice: perché i giornalisti che dicono e divulgano “cazzate” non vengono puniti? Ci si dimentica troppo facilmente di chi aiuta a propagare a macchia d’olio “false verità”, impunemente e troppo spesso a vantaggio dei “soliti noti”. Con la blockchain è invece possibile incatenare tutte le fake news scoperte e validate. La caccia alle “menzogne di sistema” è aperta!
Nel mare magnum dell’informazione, infatti, si perde traccia dei promulgatori di notizie false. Non esiste ancora uno scoring e le notizie pubblicate sono modificabili. Qui entra in gioco la blockchain, il punto di forza del progetto, che rende documentabile, verificabile ed immodificabile la filiera delle notizie, responsabilizzandone gli autori e divulgatori. E’ quindi riduttivo esaurire in poche righe l’anima del progetto TrueInChain ma una cosa è certa: oggi è possibile lottare per una informazione “vera” e veramente “libera” anche grazie alla forza delle idee di imprenditori innovativi, giovani e (scusate se è poco) ITALIANI.
Matteo Fulgenzi
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